Se fosse tutto Quanto by Alberto Giannone & Matteo Fadel

autore:Alberto Giannone & Matteo Fadel [Giannone, Alberto & Fadel, Matteo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-07-23T12:00:00+00:00

7

Dentro il laboratorio

Quando Matteo gli ha detto che il laboratorio è isolato dal mondo esterno, Alberto non ci ha fatto caso più di tanto, ma ora che si ritrova lì da solo si rende conto che in effetti sembra che il mondo esterno proprio non esista. La stanza è così silenziosa che può sentire il suono delle pulsazioni del suo cuore nelle orecchie.

E dire che lui è abituato a stare sempre immerso nel “rumore”, che siano voci, canzoni, note di uno strumento musicale… A casa, in macchina e anche in palestra non c’è un momento in cui non ascolti della musica o qualche podcast con le sue inseparabili cuffiette. Non è proprio abituato a quel profondo silenzio, e il pensiero di essere del tutto abbandonato a se stesso in un laboratorio sotterraneo di fisica comincia ad angosciarlo terribilmente.

A farlo sentire a disagio non è solo il silenzio surreale, ma anche le pareti estremamente bianche, la scatola monolitica al centro della stanza e l’ordine maniacale con cui tutto è disposto: l’esatto opposto di casa sua, caotica e disordinata.

“Però, che ansia questo posto! Ma come fa Matteo a passarci ore chiuso dentro a lavorare?” si chiede. “Forse il trucco è tenersi impegnati con qualcosa, in modo da non farci caso… Ma sì, posso sfruttare questo tempo per finire di scrivere gli appunti su tutto ciò che ho visto e imparato finora.”

Alberto fa un respiro profondo, prende il taccuino che ha messo in tasca non appena Matteo è uscito e ricomincia a scrivere. “Reazione a catena… scarica elettrica… segnale casuale… sovrapposizione… Okay, diciamo che non c’è nulla di semplice, ma fin qui più o meno ci sono” dice tra sé e sé.

È entusiasta: piano piano sta entrando nel mondo della meccanica quantistica, con i suoi effetti e le relazioni tra i vari principi! Tutto sta gradualmente prendendo forma, tutto sembra avere un senso. Sa perfettamente che ci sono ancora diversi pezzi mancanti in quell’intricato puzzle quantistico, ma non è certo la complessità a spaventarlo. Anzi, non vede l’ora che Matteo torni per scoprire ancora di più e per sapere finalmente qual è l’esperimento per cui lo ha fatto venire fin lì. Alberto spera che il fatidico risultato possa portare una svolta anche alla sua, di carriera.

I minuti passano, l’amico ancora non torna e nel frattempo Alberto riempie pagine, ogni tanto inserisce qualche schizzo per esprimere meglio ciò che ha capito. È nel pieno di un flusso di creatività che raramente ha provato.

«Oh, no, questa non ci voleva!» esclama ad alta voce. Il fiume di parole sul taccuino si interrompe improvvisamente, dalla penna non esce più inchiostro. «Proprio adesso doveva finire?» Ma di certo non vuole smettere di annotare le sue idee proprio nel bel mezzo della descrizione del principio di sovrapposizione. “Devo trovare assolutamente un’altra penna, ci sarà di sicuro qualcosa per scrivere su quel tavolo” pensa, avvicinandosi all’angolo della stanza dove c’è la scrivania di Matteo. Inizia a curiosare, ma gli unici oggetti in vista sono un ingombrante computer, il cubo di Rubik e dei fogli scarabocchiati.

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